Lo Yemen è considerato uno degli stati più affascinanti tra quelli appartenenti alla penisola araba, di cui ne occupa l’estremità meridionale. Fulcro del paese è la capitale Sana’a, situata al centro di un vasto altopiano e cinta da mura al cui interno si ergono i tipici palazzi yemeniti a più piani, che fanno immediatamente pensare alle fiabe del ciclo “Le mille e una notte”. Lo stesso Pier Paolo Pasolini durante i primi anni ’70, colpito dalla bellezza della città, decise di girare un breve documentario sotto forma di appello rivolto all’UNESCO, affinché le forme architettoniche di Sana’a venissero salvaguardate come patrimonio dell’umanità. L’appello di Pasolini fu accolto, e nel 1986 la città fu inserita nella lista ufficiale delle opere patrimonio dell’umanità. Tra le diverse bancarelle dei mercati che animano la città si aggirano donne con addosso il niqab, una veste che copre interamente il loro corpo, lasciando scoperti solo gli occhi, mentre gli uomini fin dall’adolescenza portano la jambiya, ovvero una sorta di pugnale ricurvo, che rappresenta un simbolo di virilità. Queste manifestazioni legate ai costumi, dimostrano come lo Yemen sia un paese con un forte attaccamento alle fede islamica più tradizionale. A circa 15 km a nord-ovest di Sana’a, in una spaccatura della montagna giace una verde e fertile vallata, chiamata Wadi Dhahr, in cui crescono numerosi alberi da frutta. Inoltre qui sorge il Palazzo della Roccia (Dar al-Hajar), una spettacolare costruzione realizzata sulla sommità di una montagna, diventata l’attrazione più fotografata e nota dello Yemen. Proseguendo a nord di Sana’a si trova invece la piccola città di Amran e il villaggio storico di Thula, inserito nell’elenco delle priorità dell’UNESCO e comprendente case con stili architettonici tradizionali, numerosi minareti e moschee.